Mindfulness è una pratica semplice e diretta di osservazione, attimo per attimo, della nostra esperienza, tanto fisica quanto mentale ed emozionale: una pratica intesa a sviluppare una sempre maggiore consapevolezza calma, concentrata e priva di giudizio di ciò che ci accade nel momento presente. Una presenza mentale che osserva il continuo e mutevole flusso di percezioni, sensazioni, emozioni, pensieri, nel qui e ora.
Pur essendo radicata nell’antica tradizione delle discipline meditative buddhiste, oggi la Mindfulness si protende al di là delle sue radici spirituali e persino oltre la psicologia e il benessere emotivo, rappresentando una pratica universale da cui tutti possono trarre beneficio. Negli ultimi trent’anni, a partire dagli Stati Uniti, la pratica è stata adottata per affrontare problemi tipicamente occidentali come lo stress, la paura, l’ansia, l’irrequietudine, il senso di vuoto. Lo stato di piena coscienza è entrato a far parte degli standard occidentali, influenzando sempre più contesti diversi come la medicina, la neuroscienza, la psicologia, l’educazione.
Non si tratta di essere genericamente consapevoli di ciò che succede ma piuttosto di imparare a dirigere la nostra attenzione intenzionalmente, verso il momento presente e senza la lente deformante del giudizio. Una capacità che si ottiene attraverso un allenamento, una pratica formale e costante e che si traduce poi in un modo libero di essere nel mondo, in ogni momento della nostra giornata, in una relazione diretta, non più inquinata, tra noi e la nostra vita e tra noi e gli altri.
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